QUALIFICA SALDATORI (UNI EN ISO 9606) E PROCEDIMENTI DI SALDATURA (UNI EN ISO 15614)

La saldatura, in quanto processo speciale, richiede il controllo preventivo di tutte le componenti in gioco. Un ruolo importante è rivestito dalle certificazioni dei saldatori ( i patentini) e dalle qualifiche dei procedimenti di saldatura.L’applicazione delle normative europee  a riguardo, assicura che il personale sia adeguatamente formato e certificato e che i procedimenti siano stati sviluppati e testati in modo soddisfacente. Tutto questo, al fine di garantire la qualità e la sicurezza dei manufatti saldati.

Cos’è il patentino del saldatore?

Il certificato di qualifica del saldatore, più comunemente conosciuto come il Patentino, sostanzialmente è un esame, in cui l’operatore dimostra di saper saldare in modo soddisfacente, all’interno di determinate variabili.

E’ bene precisare, che non esiste un patentino Omnicomprensivo, quindi tanto più è vario il lavoro che deve essere effettuato dal saldatore, maggiore sarà il numero di prove d’esame che dovranno essere svolte.

L’esame viene svolto alla presenza di un ispettore incaricato da un ente notificato e il provino viene analizzato con prove distruttive e non distruttive, al fine di verificare l’assenza di difetti.

All’esito soddisfacente delle prove di laboratorio viene emesso il certificato, dove compare sia il nome del saldatore che del datore di lavoro.

Il patentino del saldatore ha normalmente una durata di 3 anni a patto che venga convalidato ogni 6 mesi da parte del datore di lavoro. Alla scadenza dei 3 anni può essere rinnovato.

Cos’è la qualifica del procedimento di saldatura? 

La qualifica del procedimento di saldatura è un esame, che normalmente viene svolto contemporaneamente al patentino del saldatore, dove mediante prove di laboratorio si dimostra che quel particolare tipo di saldatura, se eseguito all’interno di determinate variabili, produce un risultato soddisfacente. 

L’esame viene svolto alla presenza di un ispettore incaricato da un ente notificato e il provino viene analizzato con prove distruttive e non distruttive al fine di verificare l’assenza di difetti di e l’integrità dei materiali saldati.

All’esito soddisfacente delle prove di laboratorio viene emesso il certificato, dove compare il nome del costruttore.Il certificato di qualifica del procedimento di saldatura normalmente non ha scadenza e rimane come patrimonio dell’azienda finché vengono rispettate le variabili essenziali della saldatura.

Perché qualificare i saldatori e i procedimenti di saldatura?

Qualificare i saldatori e i procedimenti di saldatura pone l’azienda ad un livello più elevato, consentendo di accedere a lavori altrimenti preclusi; tali certificazioni garantiscono il committente sull’ attenzione che l’azienda pone nella gestione del processo di saldatura e al contempo scarica di responsabilità il costruttore rispetto a inconvenienti futuri legati alla qualità del manufatto saldato.Il possesso del patentino e delle qualifiche di procedimento, sono spesso i requisiti minimi richiesti sui capitolati tecnici dei committenti e delle gare di appalto; ci sono inoltre norme e leggi che impongono il possesso di queste certificazioni, ad esempio NTC 2018, UNI EN 3834, EN 1090, UNI EN 15085 o più semplicemente  ISO 9001.

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